Istruzioni per l’uso contro le tossine mentali.

Raffaele Morelli, psicoterapeuta e direttore del mensile Riza Psicosomatica.

A volte per scendere dentro se stessi bisogna guardarsi intorno. Vedere il mondo in cui siamo calati e quanto prigionieri siamo dei luoghi comuni, delle banalità, dei modelli, degli schemi, peraltro quasi sempre nocivi. Ancor di più quando stiamo assorbendo pensieri altrui che sono diventati nostri, camuffati da finta saggezza. Igor lo sa e sfida il lettore. Gli sbatte in faccia una rivelazione: guarda che cosa siamo diventati! Lo sapevi che, continuando di questo passo, finirai per ricorrere al lifting anche per il tuo cane, per ringiovanirlo, per trasformarlo completamente in un vero peluche?

Ci voleva pur qualcuno che ti rinfrescasse la memoria di quel che ti succede intorno, di un Paese allo sbando, malato di soluzioni sempre improvvisate… Ci voleva qualcuno che ti mostrasse cosa accadrà nei prossimi anni, quando le pensioni svaniranno, quando saremo superintossicati da tutte le pastiglie che prendiamo, quando vedremo di fronte agli occhi per davvero il mondo che stiamo costruendo.

Igor parla di libro terapia, ma le pagine che ci regala non sono troppo rassicuranti, quando ci svelano da che mostri televisivi siamo circondati, da quali finzioni illusorie ci facciamo sommergere. La verità dicevano i grandi psicoanalisti è all’inizio amara, ma è l’unica certezza per chi vuole fare un percorso verso l’evoluzione. E Igor ce la somministra goccia a goccia, snocciolando dati impressionanti sulla nostra visione del mondo e sulle illusioni che ci ingabbiano in una ragnatela e si nutrono della nostra essenza.

Sono 12 milioni gli italiani che corrono dai maghi per un giro d’affari di circa 6 miliardi di euro. Ci piace illuderci che qualcuno ci dica cose che già sappiamo e che le volga verso la profezia che desideriamo: lui tornerà, il lavoro andrà benissimo, avrai un figlio entro dicembre… Ma Igor, come Ulisse, ci insegna che le Sirene ci conducono verso l’annientamento: più o meno quello che sta accadendo a ciascuno di noi e alla nostra Italia. Non salva nessuna Sirena Igor: dagli chef della nouvelle cuisine, alla diffusione caotica e senza senso degli psicofarmaci, del Viagra, ai laureati che non vanno via di casa, ai permessi premio che non si negano a nessuno, al crollo del Capitale Umano Italiano. Pagina dopo pagina si è sempre più indignati verso se stessi e verso la trappola che ci hanno costruito intorno.

Forse per Igor l’indignazione è il primum movens verso l’autocoscienza, che è anche rendersi conto del sistema in cui viviamo. Basta leggere la pagina sulle metropolitane italiane scarse come in Grecia, sulle carceri degli indulti, sugli amici di Facebook, senza i quali non ci sentiamo di esistere. C’è tanta ironia: Igor, si sa, è l’uomo delle battute taglienti, delle parole che entrano nell’inconscio e non si fermano alla superficie. Ma c’è anche tanta amarezza. C’è soprattutto il rammarico di aver perduto l’essenza, di non sapere più chi siamo e dove andiamo. Abbiamo perso il senso della giustizia, della natura, della compassione per gli animali, del dono (leggete le pagine sul 5 per mille).

Siamo diventati così poco naturali, molto stupidi, imbottiti di pensieri sempre uguali, identici, che ripetiamo come scimmie per appartenere alle voci del coro. Igor non è mai stato una voce del coro… Si esce da questo libro con una certezza: che stiamo andando lontanissimo da noi stessi, dal destino che ci spetterebbe. Come individui e come cittadini, ne usciamo con molta tristezza, perché vedere le cose come sono ci toglie i veli del nulla; ma se cade l’inutile, il superfluo, l’illusorio, il vano saremo di fronte alla strada su cui incamminarci. Gli organismi reagiscono e si autoricreano quando spazzano via le tossine, che Igor ci illustra una per una, non risparmiandocene nessuna.